Fase 2: via alle funzioni religiose, le direttive del Ministero della Salute

Fase 2, tra le riaperture anche le chiese e tutte le funzioni religiose di qualsiasi religione riprendono vita ma con le dovute precauzioni.

Sono online, sul sito del Ministero della Salute, tutte le linee guida per poter professare la propria religione in tutta sicurezza.

Di seguito il riassunto dei Protocolli:

  • Distanza minima di sicurezza “pari ad almeno un metro laterale e frontale”, i responsabili dei luoghi di culto stabiliscono la capienza massima degli edifici (comunque inferiore a 200 persone) che verrà affissa all’esterno insieme alle altre prescrizioni essenziali
  • Divieto di accesso a chi è stato in contatto con ammalati o n presenza di temperatura corporea superiore a 37,5°
  • I luoghi di culto devono essere adeguatamente igienizzati prima e dopo ogni celebrazione o incontro. All’ingresso dovranno essere disponibili mascherine e gel igienizzanti.
  • L’accesso si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio che negli spazi antistanti. Esso viene regolato da volontari e/o collaboratori che (indossando mascherine, guanti e un evidente segno di riconoscimento) favoriscono ingresso e uscita, vigilando sul numero massimo di presenze nel rispetto della capienza stabilita. Per favorire ingresso e uscita si utilizzano, se possibile, due accessi dedicati, lasciando aperte le porte (in modo che non siano toccate).
  • Coloro che accedono ai luoghi di culto e partecipano alle pratiche religiose sono tenuti a mantenere le distanze interpersonali di almeno un metro, indossare mascherine e osservare le regole di igiene delle mani.
  • Le funzioni devono svolgersi in tempi contenuti. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento, è necessario ridurre al minimo la presenza di ministri officianti, che sono, comunque, sempre tenuti al rispetto della distanza minima.
  • Per la preghiera nelle moschee è necessario portare il proprio tappeto personale.
  • Laddove avvenga la distribuzione eucaristica (Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, Chiese riformate, Comunità ortodosse) il celebrante dovrà preventivamente igienizzare le mani, indossare guanti monouso e mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e aver cura di non venire a contatto con i fedeli, che a loro volta devono continuare a osservare le norme di distanziamento, igiene e protezione delle vie respiratorie.
  • Ove possibile e consentito si suggerisce l’utilizzo di spazi esterni. Qualora il luogo di culto non sia idoneo al rispetto della normativa, può essere valutata la possibilità di svolgere le funzioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria, con la partecipazione massima di 1.000 persone.

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