Anche la Sicilia ha il suo “Camino de Santiago” e si chiama Magna via Francigena

Tra Agrigento e Palermo si sviluppa quello che molti identificano come il Cammino di Santiago siciliano: la Magna via Francigena.

Per millenni durante l’età bizantina, islamica e medievale, viaggiatori e pellegrini da ogni dove hanno attraversato questo percorso. Si districa per 160 kilometri tra la Balam araba e la rocca di Agrigentum, attraverso vie storiche antiche e paesaggi caratteristici, si incrocia con la via di transumanza nel territorio di Castronovo di Sicilia.

Grazie alla Curia Arcivescovile di Agrigento è stata ripresa tramite un progetto di riqualificazione e recupero per promuovere questo incredibile percorso che ad oggi permette ai turisti e viaggiatori di avventurarsi alla scoperta della Sicilia selvaggia incontaminata.

L’inaugurazione è stata fatta e promossa dal comune di Castronovo di Sicilia a giugno 2017, diviso in otto tappe da 20-25 km ciascuna passando per 13 comuni. Il tutto è stato fatto grazie alla diocesi di Agrigento e con il supporto dell’associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia”, patrocinata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e dall’assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana per puntare alla valorizzazione della cultura degli itinerari di pellegrinaggio e cammino con il ripristino degli antichi percorsi di origine normanna, denominati francigeni.

Le province interessate sono quelle di Agrigento, Caltanissetta e Palermo attraverso 13 comuni attrezzati per la ricettività e servizi per i viandanti che intraprendono il viaggio della Magna via Francigena. Il comune capofila è Castronovo di Sicilia (PA) al quale si accodano Agrigento, Cammarata (AG), Comitini (AG), Grotte (AG), Joppolo Giancaxio (AG), San Giovanni Gemini (AG), Racalmuto (AG), Campofranco (CL), Sutera (CL), Milena (CL), Prizzi (PA), Santa Cristina Gela (PA). I comuni sono disseminati da punti di interesse, siti archeologici, colline, alture e distese di verde.

Il percorso è stato studiato in modo tale che sia alla portata di tutti, sia turisti che trekker professionisti con un loro tracciato dedicato ma anche sportivi, etnologi, studiosi, appassionati di chiese romaniche e tutti coloro che vogliono cimentarsi nel percorso.

Il lavoro dei ricercatori si è focalizzato sulla possibilità di seguire la viabilità antica dell’isola dal periodo greco-romano a quello borbonico, concentrandosi sul momento storico dell’arrivo dei cavalieri Normanni in Sicilia alla fine dell’XI secolo d.C.

Lo studio bibliografico e cartografico dell’apparato stradale è stato effettuato grazie alla collaborazione con i principali poli universitari nazionali che hanno mappato il territorio attraverso la collaborazione degli studiosi e grazie a testimonianze e resti.

La ricettività della Magna via Francigena permette di scegliere tra l’accoglienza pellegrina che viene organizzata da parrocchie o associazioni che promuovono i temi del cammino e mettono a disposizione i loro spazi con un’offerta libera in maniera tale da permettere ai viaggiatori di pernottare o anche solo mangiare qualcosa. Anche i privati hanno messo a disposizione le loro case con la tipica accoglienza del sud. 

Sono presenti anche normali hotel e agriturismi per chi vuole le classiche comodità.

Le nostre Fonti:

ExcellentiaSicula Community
Magnaviafrancigena.it

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