Mascherine: quelle con filtranti facciali, quelle chirurgiche, quelle di tipo non medico…ma cosa dicono gli enti?
La cosiddetta “fase 2” sancisce l’obbligo di indossare la mascherina nei locali al chiuso e in tutti i casi in cui non fosse possibile rispettare la distanza di sicurezza (1 metro).
Ricapitoliamo brevemente quali sono le 3 tipologie di mascherine:
- I filtranti facciali (FFP1,FFP2,FFP3 Standard Europea 149:2001 + A1:2009) sono dispositivi di protezione il cui compito è filtrare le minuscole particelle in entrata.
A loro volta si suddividono in filtranti con valvola che non filtrano l’aria in uscita, e filtranti senza valvola che invece tutelano anche chi sta intorno l’indossatore.
- Mascherine di tipo medico (o chirurgiche) rappresentano barriere in in triplo strato di TNT che, se conformi agli standard (in Europa EN 14683:2014), bloccano le particella emesse da chi le indossa. Sono monouso.
- Mascherine di tipo non medico sono accessori in cotone o in altro tessuto non conformi ad alcuno standard e quindi di cui il potere filtrante non è garantito. Possono però rappresentare una barriera meccanica per grosse particelle.
Il governo italiano non obbliga l’uso di una mascherina specifica ma basta che nei luoghi affollati e al chiuso se ne indossi una. Sta a noi quindi scegliere quale. Le posizioni degli enti sanitari più istituzionali, possono essere molto utili in questa scelta.
La posizione dell’OMS
Pur ammettendo che l’uso della mascherina può limitare il contagio, l’OMS non prende una posizione definitiva per tutti i paesi. Preferisce piuttosto delegare la scelta ai governi raccomandando un approccio basato sul rischio.
L’OMS ricorda che per quanto alto sia il potere filtrante della mascherina/respiratore, non si può prescindere dalle misure più importanti: distanziamento e lavaggio di mani frequente.
Sull’uso delle mascherine non mediche, in contesti pubblici, l’OMS sottolinea che al momento non ci siano prove ne a favore né contro. Qualcuno si sorprenderà della posizione in merito ai guanti: no secco al loro utilizzo quotidiano.
Diverso è il discorso per gli operatori sanitari che, dovendo stare a stretto contatto con persone malate, è bene salvaguardino la loro salute con DPI (FFP1,FFP2,FFP3) per i quali, invece, i dati sono consistenti.
La posizione di CDC, FDA, NIOSH (Stati Uniti)
Negli Stati Uniti le istituzioni sembrano essere davvero preoccupate per la possibilità di carenza di dispositivi di protezione. CDC (Centeres for Desease Control and Prevention) prende posizioni più rigide in merito all’uso delle mascherine. Per la gente comune sconsiglia l’uso di DPI e mascherine chirurgiche, raccomanda piuttosto l’uso di mascherine non mediche (es in cotone ). È stato rilasciato online un tutorial ufficiale su come farle in casa (no la carta da forno non c’entra niente).
Per far fronte alla carenza dei filtranti, gli enti statunitensi non escludono il loro riutilizzo in modo consapevole. Considerando che SARS Cov-2 resta in vita nelle superfici per 72h, l’idea è quella di lasciare a “riposo” la mascherina filtrante per 3 giorni per poi riutilizzarla. Ancora più utile in questo senso è tenersi in casa un set di mascherine (almeno 4) ed utilizzarle a rotazione.
Per la sanificazione l’unico metodo approvato dall’FDA, solo in caso di emergenza, è l’uso di perossido di idrogeno vaporizzato (comunemente chiamato acqua ossigenata vaporizzata), altri quali calore umido, calore secco e raggi UV devono ancora essere ulteriormente testati. Il problema che viene affrontato è che, seppur esistano molti disinfettanti, in pochi riescono a non compromettere la capacità filtrante del respiratore facciale.
ECDC (Europa)
La posizione di ECDC è molto simile a quella dell’OMS e oltre a sottolineare che si debba dare sempre priorità agli operatori sanitari, è importante specificare che l’uso della mascherina/filtrante nel contesto pubblico rappresenta una misura di solidarietà e non un atto per proteggere se stessi.
Nel bel paese, dopo una carenza continua per 2 mesi di mascherine, la situazione sembra essersi sbloccata e le farmacie si ritrovano buone scorte in giacenza.
Il governo ha disposto, inoltre, il prezzo fisso di 0,50 € (esente IVA, secondo le recenti disposizioni) per le chirurgiche che, in effetti credo sia prodotto più ragionevole da utilizzare in questo momento, se tutti la utilizzassimo ci tuteleremmo a vicenda.
E voi quindi quale scegliete tra quella di tipo non medico, la chirurgica e la filtrante?
Giulio Conti
Le nostre Fonti:
- Linee guida di ECDC europeo scaricabile in PDF sul Sito Ufficiale
- Domande e Risposte sul Sito Ufficiale del World Health Organization
- “Indagine sulla decontaminazione e il riutilizzo dei respiratori nelle emergenze di sanità pubblica” sul Sito Ufficiale dell’FDA
- Studio sull’utilizzo delle mascherine e tutorial su come farle e utilizzarle sul Sito Ufficiale del CDC